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Presentato ufficialmente il progetto “Nelle terre di Marco di Moruzzo”

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Lunedì 29 giugno 2020 alle ore 18:30 si è tenuta la videoconferenza di presentazione del progetto “Nelle terre di Marco di Moruzzo”.

Nell’aprire i lavori, il sindaco di Moruzzo Albina Montagnese ha espresso la grande soddisfazione della sua amministrazione, capofila di un’ampia cordata con altri comuni della fascia collinare e vari partner istituzionali, per l’avvio del progetto ispirato alla ricorrenza del 600° anniversario dalla fine dello Stato patriarcale di Aquileia, finalizzato a porre in luce un momento storico di grande significato nell’evoluzione socio-culturale del Friuli. Ha ringraziato quanti hanno collaborato nella messa a punto dell’iniziativa e la Regione per il significativo contributo finanziario assegnato, auspicando che - pur in presenza dei vincoli legati alla pandemia Coronavirus – tutti gli obiettivi principali in termini di valorizzazione del patrimonio storico e di animazione economico-turistica possano essere conseguiti.

Il vicesindaco Enrico Di Stefano ha citato in dettaglio i dieci partner ufficiali e gli altri sei sostenitori del progetto che, ciascuno con un proprio ruolo preciso, si sono impegnati a collaborare nella realizzazione. In posizione di primo piano, il Circolo Universitario Friulano “Academie dal Friûl” presieduto dal prof. Alberto Travain, appassionato cultore di storia regionale, il quale è stato designato quale responsabile scientifico del progetto.

Ha sottolineata altresì l’importante compartecipazione dei partner transfrontalieri di Buie d’Istria, testimoni dell’antico retaggio politico-religioso irradiato per secoli dal polo aquileiese che accomunò i popoli vicini, costituendo un faro di civiltà per l’intera Europa.

L’assessore comunale preposto alla cultura, associazioni, eventi e turismo Renzo Driussi ha quindi illustrato in dettaglio il programma delle attività previste, alcune delle quali potrebbero tuttavia subire dei ridimensionamenti a seconda dell’andamento della pandemia e delle conseguenti disposizioni anti-contagio: ricerche accademiche, giornata di studio e rievocazione storica, mostra dedicata e rappresentazioni sceniche; prodotti editoriali e divulgativi, segnaletica turistica. Tutti i dettagli sono già consultabili qui, nel nuovo sito www.marcdimurus.eu

Il prof. Alberto Travain ha tratteggiato la figura eroica del nobile Marco di Moruzzo: l'unico alto dignitario aquileiese, alfiere del Patriarcato, nobile friulano di preteso sangue reale croato, che rifiutando di arrendersi a Venezia fu incarcerato e mandato a morte subendo persino la decapitazione postuma. Lo spaccato storico verrà approfondito grazie al lavoro di un apposito team di ricercatori comprendente due studenti universitari; le risultanze saranno divulgate attraverso il convegno di studio, la pubblicazione di atti e di materiale didattico.

Il dott. Franco Rota, estensore del progetto, ha tratteggiato i punti di forza che hanno favorito la valutazione positiva a livello regionale: l’originalità e il carattere innovativo del tema, l’ampiezza territoriale e transfrontaliera del partenariato, l’interdisciplinarietà, il coinvolgimento del mondo giovanile, della scuola e dell’università, l’efficacia del piano di comunicazione e delle azioni divulgative programmate, le ricadute attese in campo culturale ed anche nell’ambito economico-turistico.

Nel corso degli interventi il prof. Andrea Francescut, delegato dirigenziale del Liceo Scientifico Statale "Giovanni Marinelli" di Udine, ha particolarmente apprezzato gli scopi di formazione civica insiti nel Progetto; la presidente dell'Arengo udinese e del Club per l'Unesco di Udine, prof.ssa Renata Capria D'Aronco, a sua volta ha condiviso pienamente gli ideali di civiltà ispiratori dell'iniziativa.
Ricordiamo che il Progetto ha come capofila il Comune di Moruzzo e come partner il Circolo Universitario Friulano "Academie dal Friûl", i Comuni di Rive d'Arcano, Ragogna, Martignacco, Fagagna e Faedis, il Liceo Scientifico Statale "Giovanni Marinelli" di Udine, l'Istituto Comprensivo di Majano e Forgaria, l'Ente per il Turismo della Città di Buie (Istria) e la Pro Loco di Moruzzo, oltre a giovarsi del supporto dei Comuni di Majano e Pagnacco, dell'Università dell'Età Libera di Moruzzo "Cora Slocomb di Brazzà Savorgnan", del Movimento Civico Culturale Alpino-Adriatico “Fogolâr Civic”, dell'Università Popolare Aperta di Buie, dell'Assemblea Civica Partecipativa Udinese "Arengum / Arengo / Renc" e del Club per l'Unesco di Udine.

È da sottolineare infine che il ruolo di alfiere patriarcale rivestito da Marco di Moruzzo - che potremmo definire “l’ultimo alfiere della prima Mitteleuropa”, l’Europa “aquileiese” - ha pure ispirato, nell'ambito del Progetto, l'avvio di una seria ricerca sulle origini della bandiera regionale: studio in ordine al quale il prof. Travain ha già annunciato proprio di recente la sensazionale scoperta del più antico documento in cui l'aquila aquileiese è assunta come simbolo del Friuli.

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